L'aggressività, è parte integrante del comportamento animale, e si manifesta solo in casi di reale necessità, quindi quando il cane è costretto ad affrontare una minaccia davvero pericolosa, ma solitamente il cane tende ad evitare i conflitti, sia con i suoi simili che con l'uomo, proprio perchè è un animale sociale e anche per questo motivo l'uso di segnali, noti come calmanti, sono efficaci per potere comunicare la sua volontà di risolvere una situazione che potrebbe essere conflittuale. Non per niente il cane è un essere intelligentissimo, anche per questo!
Inoltre, a differenza di ciò che si riteneva in passato, l'aggressività di un cane non è legata a fattori di dominanza o sottomissione verso il capobranco, infatti, anche all'interno del branco sociale dei lupi è risultato essere ormai obsoleta tale concezione, poichè in essi ogni membro appartenente al gruppo è importante, perchè ha una determinata funzione, con lo scopo di proteggere e preservare la specie, quindi il branco dei lupi si basa sulla cooperazione, ed evita inutili conflitti.
I motivi che spingono un cane all'aggressività sono sempre gli stessi che abbiamo visto negli articoli precedenti: Territorialità, Paura e Ansia verso una situazione che non si conosce e Possessività verso oggetti, persone, cibo, giochi e ogni altro elemento che il cane considera una sua risorsa importante. Anche il Dolore potrebbe determinare una sorta di aggressività nel cane.
In situazioni in cui il cane, senza problemi comportamentali e bene educato, non conosce bene l'ambiente, prima di intraprendere un conflitto, si trova a compiere gesti rituali che servono per impostare i vari ruoli all'interno di un determinato gruppo.
Purtroppo, però la selezione di alcune razze ha inibito i segnali di sottomissione, pacificazione, che possono evitare i conflitti, soprattutto per le razze utilizzate nei combattimenti. Da ciò si sono formati esemplari di cani con una potenza di morso e una forza così enorme da creare vere e proprie razze pericolose. Solo una buona educazione potrebbe aiutare a ridurre tale aggressività intraspecifica. Anche se spesso, quando scoppia una rissa, senza segnali di pacificazione, dipende tutto da come il cane è stato educato ed allevato, oltre che dalla razza.
Purtroppo ancora oggi molte sono le persone che ritengono che certe razze (pitbull, corso, bulldog, amstaff, dobermann, etc..), siano tra le razze più pericolose in assoluto perchè incutono paura anche solo osservandole.
In realtà, come hanno dimostrato più volte educatori cinofili, è sbagliato generalizzare e condannare una determinata razza di cane come una tra le più aggressive. Ovviamente certi cani, appartenenti al gruppo numero 2 della FCI, quindi Molossi e Mastini, e Cani da Montagna, erano fin da tempi più remoti utilizzati dall'uomo per aiutarlo nelle sue mansioni principali, proteggere le greggi da animali selvaggi e fare da guardia alla propria abitazione, sfruttando la capacità motivazionale del cane nel difendere il territorio in cui vive. Inoltre, molti cani sono stati utilizzati come cani da combattimento, già a partire dall'epoca romana, e purtroppo, ancora oggi, seppure illegale, potrebbero verificarsi battaglie tra cani o tra altri animali, in cui i cani scelti vengono educati ad essere aggressivi e feroci, ad ogni costo. Se, però, prendiamo un cane di una razza considerata "aggressiva", non necessariamente tenderà ad essere aggressivo, perchè ogni cane è diverso da un altro e sarà il mix tra fattori genetici, ambientali e di educazione che possiede a determinare la sua personalità.
Il rischio che predispone alcune razze ad essere più aggressive rispetto ad altre, specie se istigate, però c' è! Ma è legato a fattori come la taglia, la forza fisica e la capacità del loro morso. Inoltre, la selezione artificiale su certe razze ha predisposto in esse una motivazione e un comportamento che tende a definirle pericolose.
Cosa fare per evitare e prevenire aggressioni?
La prima cosa da fare è ovviamente comprendere il cane, le sue motivazioni, e le sue esigenze etologich, quindi: Evitare di antropomorfizzare i cani. Nonostante, per lunghissimi secoli il rapporto uomo-cane si è sempre più rafforzato, e il cane si sia sempre più abituato e adattato alle abitudini umane, il cane non è un essere umano, resta sempre un animale e solo rispettando i suoi bisogni, curandolo, amandolo e rispettandolo si entra davvero in empatia con esso.
Detto ciò, occorre prevenire i primi segnali o campanelli d'allarme che possono fare comprendere l'inizio di una rissa. Primo tra tutti è il ringhiare del cane. Il ringhio è il segnale inequivocabile tipico della fase di minaccia, nota anche come fase appetitiva, a cui dobbiamo subito fare attenzione .
Il ringhio è sempre un segnale di aggressività verso qualcuno o qualcosa, ma anche verso altri cani.
In particolare il ringhio minaccioso che anticipa una rissa è sempre accompagnato da una mimica corporea caratterizzata da : labbra sollevate verso l'alto, piloerezione del pelo, sguardo fisso verso la minaccia, orecchie erette, coda alta. Tutti questi sono sintomi di aggressività, tutto ciò che dobbiamo fare è allontanare il cane dal contesto in cui è avvenuta o potrebbe scoppiare la rissa.
Come comportarsi quando un cane è aggressivo verso di noi?
Nel caso in cui siamo noi a trovarci in una zona per noi "scomoda", perchè è territorio di un cane, occorre evitare di dimostrarsi a nostra volta aggressivi, per non incitare il cane a mordere, e allontanarsi con calma dalla zona in cui ci troviamo, senza correre, senza fare movimenti bruschi, ignorando il cane che abbaia. Se il cane è davanti a noi, restare fermi, ignorarlo, non guardarlo, e facilitare la sua fuga, lasciandogli libertà di movimento.
Fortunatamente esistono terapie comportamentali adatte a cani con problemi di aggressività, effettuate sempre a seguito di una diagnosi da parte del medico veterinario comportamentista, che individuano le cause scatenanti dell'aggressività e potere in seguito controllare le situazioni di rischio.
Commenti
Posta un commento