Cosa fare se il cane abbaia quando siamo fuori casa e disturba i vicini?

 Le persone che vivono all'interno di appartamenti con i propri cani, ma anche chi abita in abitazioni indipendenti e vicine ad altre, potrebbero trovarsi ad affrontare degli avvenimenti in cui il proprio cane, abbaiando continuamente, magari quando non siamo a casa, darebbe parecchio fastidio ai nostri vicini.

Come affrontare questa eventualità nel migliore dei modi, ed evitare una denuncia alla polizia o dai carabinieri da parte dei nostri vicini? Ovviamente la legge non condanna il nostro cane, bensì noi! Infatti, sono i proprietari del cane ad avere la piena responsabilità civile di quello che fa il cane, quindi se abbaia, in determinate fasce di orario vietate, sta a noi cercare la soluzione.

In ogni caso è bene ricordare che il cane ha diritto ad abbaiare, perchè in tale modo esso vuole comunicare un eventuale sua necessità o bisogno da soddisfare. Quindi, invece di litigare con il proprio vicino che si lamenta del cane che abbaia, occorre maggiormente fare attenzione sul perchè il nostro cane abbaia, scoprire quale sia il motivo che spinge a farlo . Il cane vuole comunicare qualcosa e abbiamo noi la responsabilità di farlo smettere rispettando il suo diritto di abbaiare.

Quindi, il cane ha diritto ad abbaiare ma senza creare disturbo al vicinato, soprattutto durante determinate fasce orarie. 

Solitamente la fascia che va dalle 22.00 alle 07.00, quindi la notta e la prima mattina, è il momento in cui si deve rispettare il massimo silenzio. Inoltre, la legge impone 3 mesi di reclusione per il proprietario del cane che non impedisce ad esso di disturbare i vicini, per il reato legato al disturbo della quiete pubblica. 

Il cane abbaia continuamente quando siamo a casa

Se il nostro cane abbaia o ulula insistentemente quando siamo a casa, non dovrebbe essere complicato per noi capire cosa vuole comunicarci. Magari vede dalla finestra persone o cose che destano la sua attenzione e il suo innato senso di guardia riemerge, oppure ha bisogno di fare una passeggiata e abbaiando vuole farci capire che è ora di uscire, oppure potrebbe stare male e avere dolore da qualche parte, insomma sono molti i fattori che spingono il cane ad abbaiare, e come noi usiamo il linguaggio verbale, il cane, oltre al linguaggio corporeo, deve abbaiare per comunicarci una sua richiesta. 

Cosa fare se il cane abbaia quando siamo fuori casa?

Potrebbe essere un problema il caso in cui ci troviamo fuori casa, e disconosciamo i motivi che spingono il cane ad abbaiare. 

In realtà, l'abbaio del cane è un vero e proprio latrato, che il cane effettua per indicare una minaccia, un'avvertimento, una richiesta di cibo, di gioco, di acqua, e così via. L'ululato, invece, è un particolare suono, utilizzato (soprattutto molto frequente tra i lupi), per chiamare qualche membro del branco disperso, oppure per rafforzare i rapporti al suo interno, quindi una forma di linguaggio sociale.

Questo verso di aggregazione "sociale", è più frequente nei cani lupoidi rispetto agli altri, ma a differenza di ciò che accade tra lupi, i cani ululano, non per motivi territoriali o per richiamo, bensì per rispondere a rumori particolari che il cane riconosce come un ululato. Per esempio il classico suono delle sirene, di campane, di musica.

Solitamente il cane che soffre di ansia da separazione, che è molto ansioso, stressato, e soffre la nostra mancanza, potrebbe esprimere questo suo disagio, abbaiando insistentemente, disturbando, così, i vicini adiacenti all'abitazione in cui si trova il cane. 

I principali disturbi comportamentali del cane sono paure, fobie, ansia da separazione: ognuna di esse si manifesta attraverso vocalizzi, ansimazioni, abbai ricorrenti, ma anche distruzione di oggetti, agitazione eccessiva.

Come rimediare?

In primo luogo, 

  • evitiamo di restare fuori casa per molto tempo, mai superare le 4 ore se abbiamo un cucciolo, e mai superare le 8 ore se abbiamo un cane adulto, 
  • diamo sempre a disposizione cibo e acqua, giochi in sicurezza, e qualche copertina che ha il nostro odore per confortarlo quando siamo fuori. 
  • Evitiamo di rinforzare certi atteggiamenti ansiosi come rassicurarlo o salutarlo prima di uscire da casa. In questo modo non si fa altro che peggiorare la sua situazione di ansia. Iniziate a compiere questi comportamenti dai primi mesi di vita del cucciolo, in modo da abituarlo gradualmente.
  • Riempire il suo spazio con giochi e attività per renderlo impegnato

In ogni caso è fondamentale rivolgersi al proprio medico veterinario specializzato in problemi comportamentali, e se occorre, ad un educatore cinofilo per intraprendere la migliore terapia di supporto per il nostro cane. 

Un altro consiglio è rivolgersi al servizio di un Dog Sitter o di un Asilo per cani per rendere meno difficile la nostra mancanza.


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